Si conclude Air-Break, il progetto nato in seno al programma dell’Unione Europea “Urban Innovative Actions”.

Grazie ad Air-Break il Comune di Ferrara dispone di una nuova infrastruttura dati, interoperabili e eterogenei, fondamentale per orientare le politiche pubbliche e intraprendere azioni concrete e mirate in ottica sostenibile.
Secondo l’Air Break Index* (che si basa sui dati raccolti da centraline IoT installate in alcune zone della città) migliora la qualità dell’aria di Ferrara passando, nel corso degli ultimi due anni, da “accettabile” a “buona”. Questo il risultato raggiunto dal Comune di Ferrara con Air Break, il progetto finanziato nell’ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, che ha visto in prima linea, al fianco dell’Amministrazione Locale, Deda Next, l’Università di Ferrara, il Politecnico di Milano, S.I.P.R.O. Agenzia Provinciale per lo sviluppo di Ferrara, Gruppo Hera, Lab Service Analytica e Fondazione Bruno Kessler.
“Il progetto Air-Break è riconosciuto come un grande successo – ha sottolineato l’assessore comunale Alessandro Balboni -. Ha infatti ottenuto importanti menzioni e premi sia nazionali sia internazionali per la sua innovatività e i suoi risultati concreti. Grazie ai 5 milioni di fondi europei che hanno finanziato Air-Break abbiamo raccolto un’importante mole di dati, sia di natura ambientale ma anche sulle modalità di spostamento dei ferraresi, per poter sviluppare politiche di programmazione più efficaci. Abbiamo realizzato nuove ciclabili e avviato nuovi sistemi di mobilità sostenibile, coinvolgendo i cittadini attraverso laboratori, campagne di sensibilizzazione, sistemi di gioco con premi, incentivando lo sviluppo di abitudini virtuose. Il nostro obiettivo è donare alle nuove generazioni una Ferrara più verde, un’aria più pulita e una città più vivibile – conclude l’ass. Balboni – e questi tre anni di attività realizzate grazie ad Air-Break ci hanno portato ad essere un esempio di coinvolgimento, innovazione e concretezza a livello nazionale e internazionale“.