Dichiarazione di Stefano Merler

06 Agosto 2021

Il commento dell'epidemiologo della Fondazione Bruno Kessler RIGUARDO ALLE NOTIZIE APPARSE in data odierna SULLA STAMPA relative alle presunte predizioni sbagliate sulle riaperture di aprile (cts, 16 aprile 2021)

Io non posso interpretare il pensiero del Presidente del Consiglio ma mi sembrava che avesse citato quei numeri a supporto della straordinaria efficacia della compagna vaccinale.

Comunque è vero che è stata fatta molta disinformazione attorno a quei numeri, e non mi riferisco al Presidente del Consiglio, spacciando per previsioni quelle che erano delle meno ambiziose analisi di scenario.

Come abbiamo avuto occasione di dire più volte (si vedano le note del 12 maggio e del 28 aprile), noi non abbiamo mai fatto previsioni sull’andamento dell’epidemia di COVID-19 per il semplice motivo che lo riteniamo impossibile.

Sono troppi i fattori di cui non siamo in grado di tenere conto per fare previsioni. Per prevedere l’andamento di COVID-19 dovremmo essere in grado di predire anche come interverrà la politica e come si comporteranno le persone. Con un’epidemia cosi devastante anche sul piano economico e sociale, oltre che su quello sanitario, questo è del tutto impossibile, se non nel brevissimo tempo.

Con gli scenari ci si limita ad analizzare quello che potrebbe succedere al verificarsi o meno di certi eventi.

Ad esempio, nel documento sulle riaperture di aprile non abbiamo solo scritto che se Rt fosse salito a 1.25 avremmo avuto una forte ricrescita dei casi, e quindi dei morti, in assenza di ulteriori interventi. Abbiamo anche scritto che se Rt fosse rimasto sotto 1, a seguito di aperture prudenti, il numero di morti sarebbe stato estremamente ridotto. E questo è quello che si è verificato. Rt è salito sopra 1 solo in luglio, anche a causa della comparsa in Italia della variante delta. Il senso del documento era che il potenziale di trasmissione era ancora elevato. Eravamo ad aprile e con coperture vaccinali distantissime da quelle di oggi, e quindi era auspicabile riaprire senza far salire Rt sopra la soglia di 1.

Si può parlare di previsioni solo quando tutti gli scenari che si fanno vanno in una unica direzione.

Questo è successo ad esempio a febbraio 2020, quando avevamo intuito il potenziale disastro a cui andavamo incontro, oppure quando avevamo correttamente intuito che l’epidemia sarebbe ripartita a settembre 2020 e anche a gennaio 2021 con l’arrivo della variante inglese. Questa volta non è stato cosi.

Gli scenari erano talmente incerti che avrebbe potuto succedere qualunque cosa a seconda del livello di riaperture deciso dal Governo.

Sono state fatte aperture graduali e prudenti, l’Rt è rimasto sotto 1 e, come avevamo correttamente detto, i morti sono stati enormemente ridotti. Per quanto i morti non possano mai essere definiti pochi.

Ricordo a tutti quelli che volessero fare corretta informazione o informarsi su queste tematiche che il documento di cui sto parlando è pubblicamente disponibile sul sito del Ministero della Salute nei verbali del Comitati Tecnico Scientifico (quello del 16 aprile 2021 in questo caso) e anche sul sito della Fondazione Bruno Kessler.

Basta andare all’ultima pagina e leggere le conclusioni. 5 frasi in tutto e molto brevi. Suggerisco di leggere attentamente anche la prima frase dove abbiamo scritto che, essendo Rt a valori vicino a 0.7, c’è margine per riaperture.