I 5Centri nazionali sono aggregazioni di università, di enti e organismi pubblici e privati di ricerca, di imprese presenti e distribuite sull’intero territorio nazionale e sono organizzati con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.
Sono, complessivamente, 55 le università italiane e le Scuole Superiori coinvolte, molte impegnate in più Centri con professori, ricercatori, dottorandi di diversi dipartimenti. Lo stesso vale per gli enti pubblici di ricerca e altri organismi di ricerca pubblici o privati, 24 in tutto, che mettono in rete i diversi istituti presenti in tutta Italia, e per alcune imprese (65 in tutto quelle partecipanti ai 5 Centri).
Il Centro di supercalcolo è uno dei5 centri nazionali per la ricerca previsti dalPiano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il nuovo soggetto può contare su 51 membri fondatori, distribuiti su tutto il territorio nazionale, provenienti dai settori pubblico e privato del mondo della ricerca scientifica e dell’industria.
Dedicato al calcolo ad alte prestazioni (HPC), alla gestione dei big data e al calcolo quantistico, il Centro nazionale di Suepercalcolo farà base al Tecnopolo di Bologna: una cittadella dell’innovazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna, anche grazie agli investimenti del Governo Italiano e della Comunità Europea, che già ospita il Centro dati meteo europeo (ECMWF) e a breve accoglierà il supercalcolatore Leonardo gestito da CINECA e il Centro di Calcolo dell’INFN, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura distribuita e trasversale che supporti la ricerca scientifica e il mondo produttivo nell’innovazione e nella digitalizzazione del Paese.
Il Centro gestito dalla Fondazione ICSC beneficerà di un finanziamento – su fondi Next Generation EU, nell’ambito della Missione Istruzione e Ricerca del PNRR coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) – pari a quasi 320 milioni di euro, di cui il 41% sarà investito al Sud. In particolare, sull’importo complessivo, oltre 100 milioni di euro saranno dedicati al personale – un investimento considerato prioritario – con una partecipazione femminile di almeno il 40%, e con quasi 16 milioni di euro riservati aborse di dottorato per l’alta formazione e alla carriera dei giovani.
FBK, membro fondatore del Centro HPC, è coinvolta in 3 diversi Spoke:
co-leader nello Spoke 9 “Digital Society & Smart Cities” con il Centro Digital Society;
affiliato allo Spoke 4 “Earth & Climate” con il Centro Digital Industry.
Il ruolo di FBK all’interno della Fondazione ICSC va a sostenere il Piano Strategico di FBK su 3 pillar molto importanti sia andando a rafforzare la rete di collaborazioni strategiche, sia contribuendo in maniera sostanziale al finanziamento delle attività relative.