Malattie trasmesse dalle zanzare: uno studio stima i possibili rischi anche in Italia

Una panoramica completa sulla potenziale capacità di trasmettere malattie da parte delle zanzare in Europa e in America, con una mappatura delle aree in cui la sorveglianza dei contagi e il controllo di questi insetti dovrebbero avere la priorità.
Sono questi in estrema sintesi i risultati dello studio scientifico “Estimating the potential risk of transmission of arboviruses in the Americas and Europe: a modelling study” appena pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Planetary Health e condotto da un team internazionale di ricerca coordinato da Stefano Merler e Piero Poletti della Fondazione Bruno Kessler, comprendente oltre alla FBK, la Fondazione Edmund Mach, l’Università di Trento, l’Università Bocconi di Milano, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, l’Università La Sapienza di Roma, la Federal University de Minas Gerais di Belo Horizonte (Brasile), l’Indiana University di Bloomington (USA), la Northeastern University di Boston (USA) e la University of Miami (USA).
In particolare, nel lavoro sono fornite stime sulla diffusione spazio-temporale di due diverse specie di zanzara, Aedes aegypti e Aedes albopictus, nonché stime del potenziale rischio di trasmissione autoctona (R0) di alcuni arbovirus, come chikungunya, dengue e Zika, trasmessi da queste zanzare.