FBK per l’Alternanza Scuola-lavoro di qualità: 200 studenti insieme per Domosens

02/06/2017 Il 1° giugno 2017 si è tenuta a Trento la presentazione dei risultati del progetto DomoSens coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler. Coinvolti 250 studenti delle scuole superiori trentine che hanno progettato un rilevatore di gas per la casa grazie ai più recenti risultati della ricerca scientifica e tecnologica del settore.

Un’ intensa esperienza di lavoro di gruppo e formazione per le studentesse e gli studenti, una sperimentazione fra mondo della ricerca e realtà scolastica, un modello replicabile e scalabile di collaborazione che apre interessanti prospettive per l’innovazione, guardando al futuro.

Tutto questo è stato DomoSens, il progetto di alternanza scuola-lavoro coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler che si è concluso in giugno e che ha dato vita a un secondo progetto, SenSAT, avviato a settembre assieme alla SAT e ai gestori dei Rifugi Trentini.

Grazie al progetto, che ha avuto il sostegno della Fondazione CARITRO, i ragazzi hanno simulato un processo produttivo aziendale nel corso dell’anno scolastico 2016-17 e hanno realizzato un sensore di monitoraggio della qualità dell’aria per la casa, dotato di un design professionale in grado di renderlo anche un elemento d’arredo. Il percorso ha coinvolto una comunità di oltre 250 studenti e studentesse delle scuole superiori trentine che hanno partecipato attivamente a tutte le fasi operative, accompagnati dai propri docenti e dal gruppo di lavoro FBK.

Nulla è stato lasciato al caso e i partecipanti hanno lavorato ai vari aspetti della realizzazione del prodotto, prendendo in considerazione la fase della ricerca, l’ambito legislativo, l’analisi di mercato, il design, il logo, la prototipazione e il manuale d’uso.

Il prototipo realizzato con DomoSens

Nel corso del progetto è stato realizzato un rivelatore di gas innovativo grazie ai più recenti risultati della ricerca scientifica e tecnologica del settore. Il dispositivo è stato pensato per il monitoraggio dell’aria in casa, con particolare attenzione al monossido di carbonio e al metano. E’ composto dal sensore di gas, un microdispositivo al silicio realizzato in FBK (l’unica parte del prodotto non realizzata dalle scuole) sul quale viene deposto un materiale nanostrutturato sensibile al gas da rilevare, e da una parte elettronica per la misura e la gestione dei segnali d’allarme. Dato che l’utilizzo è al momento pensato per ambienti domestici, il dispositivo è stato progettato in varie forme legate alle possibili situazioni dettate dal suo posizionamento. In particolare, è stato progettato come un prodotto che abbia anche una funzione d’arredo e che possa integrare ulteriori caratteristiche a seconda della richiesta del cliente. Come per tutti i prodotti nuovi è stato necessario identificare un logo marchio e curare la comunicazione grafica. Anche questo lavoro ha trovato posto nel progetto, così come l’analisi di mercato e il business plan che ne giustificano lo sforzo iniziale e le prospettive commerciali. Trattandosi di un prodotto da mettere sul mercato, è stata progettata anche la scatola che conterrà il rivelatore ed è stato realizzato il manuale d’uso in italiano e in inglese. Il tutto all’interno del quadro legislativo specifico, anch’esso valutato all’interno del progetto​, in un lavoro corale che ha visto 7 Istituti superiori del territorio lavorare insieme.​

Le scuole che hanno partecipato al progetto sono:

–         Liceo Classico Prati (Trento)

–         ITE Tambosi-Battisti (Trento)

–         Liceo Artistico Vittoria (Trento)

–         Liceo Artistico Depero (Rovereto)

–         ITT Buonarroti-Pozzo (Trento)

–         ITT Marconi (Rovereto)

–         Liceo Curie (Pergine)