Bill Gates cita i dati di uno studio FBK al World Economic Forum 2017

20/01/2017 Per il proprio intervento a Davos utilizzati i risultati di una ricerca sull’Ebola realizzata dalla Fondazione Bruno Kessler

La presentazione di Bill Gates è avvenuta durante il WEF a Davos di quest’anno sul tema delle iniziative CEPI (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), alleanza di cui è partner la fondazione Bill & Melinda Gates e che si propone di finanziare e coordinare lo sviluppo di nuovi vaccini nonché di contenere il diffondersi delle epidemie. Gates ha citato dati elaborati dallo studio internazionale “Containing Ebola at the Source with Ring Vaccination” (pubblicato lo scorso novembre sulla rivista specialistica “PLOS Neglected Tropical Diseases”) a cui ha partecipato la Fondazione Bruno Kessler e dedicato al modo più efficace per contenere future epidemie di Ebola anche quando sono disponibili relativamente poche dosi di vaccino.

La discussione al World Economic Forum evidenzia un ulteriore riconoscimento per le ricerche della Fondazione Bruno Kessler che, sempre nell’ambito dei modelli matematici di diffusione dell’Ebola in Africa Occidentale, si è aggiudicata nel 2016 il premio Aspen per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti per un lavoro pubblicato sulla nota rivista Lancet Infectious Diseases.

Altro importante riconoscimento internazionale di quest’anno per la Fondazione Bruno Kessler nell’ambito degli studi sulla diffusione dei virus è costituito dal lavoro scientifico sul virus Zika condotto dai ricercatori FBK Stefano Merler e Piero Poletti, in collaborazione con la Fondazione ISI di Torino, l’Università Northeastern di Boston, l’Università della Florida e l’Università di Washington, pubblicato sull’ultimo numero della rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), una delle più citate al mondo nel campo della ricerca.

Lo studio scientifico “Measles Immunity Gaps and the Progress Towards Elimination: a Multi-Country Modelling Analysis” pubblicato sempre nel 2017 sulla rivista di settore The Lancet Infectious Diseases, a cui hanno lavorato ricercatori della Fondazione Bruno Kessler di Trento in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano, ha inoltre dimostrato che a partire dai primi anni 80 il vaccino contro il morbillo ha fatto guadagnare nel complesso agli Italiani circa un milione di anni di vita.