A TRENTO IL PRIMO CENTRO NAZIONALE PER LE SCIENZE SOCIALI COMPUTAZIONALI

14/12/2022 Il Center for Computational Social Sciences and Human Dynamics (C2S2) è stato attivato dai dipartimenti di Sociologia e Ricerca sociale e di Economia e Management dell’Università di Trento insieme alla Fondazione Bruno Kessler. Tre le direzioni principali in cui si muove fin da subito l’attività del Centro: l’attenzione per le smart city; gli studi organizzativi e la gestione dei dati nella pubblica amministrazione a supporto delle decisioni e delle politiche di sviluppo.

Le scienze sociali computazionali usano le tecnologie digitali utili per orientare lo sviluppo di politiche pubbliche e sistemi produttivi. Si collocano all’intersezione tra informatica, statistica e scienze sociali. Seguono le tracce digitali prodotte nei diversi e quotidiani processi economici, amministrativi e sociali per studiare le attività e le relazioni umane. Utilizzano una enorme quantità di dati demografici, comportamentali, di rete e dell’Internet delle cose attraverso potenti strumenti di calcolo e le stesse domande scientifiche di base che guidano le scienze sociali tradizionali.

Il Center for Computational Social Sciences and Human Dynamics (C2S2) è stato attivato dai dipartimenti di Sociologia e Ricerca sociale e di Economia e Management dell’Università di Trento insieme alla Fondazione Bruno Kessler. Il gruppo di lavoro interdisciplinare è composto da sociologi, informatici, economisti, statistici, psicologi sociali e comportamentali, filosofi, linguisti, umanisti che hanno come comune interesse il lavorare negli ambiti della computational social science e nella data science. Il C2S2 ha come obiettivo lo sviluppo di modelli, metodologie, tecniche e applicazioni innovative attraverso lo sfruttamento delle potenzialità conoscitive e applicative offerte dalle grandi moli di dati digitali, dalle applicazioni di data mining e di AI, e dalla elaborazione formale e teorica nelle scienze sociali computazionali.

Tre le direzioni principali in cui si muove fin da subito l’attività del Centro: l’attenzione per le smart city (con, ad esempio, il focus su mobilità, urbanizzazione, trasformazioni del tessuto cittadino, fenomeni di spopolamento o degrado); gli studi organizzativi (ad esempio, benessere sul luogo di lavoro, valorizzazione delle competenze, flussi informativi e organizzativi); la gestione dei dati nella pubblica amministrazione a supporto delle decisioni e delle politiche di sviluppo.