RICERCA E IMPRESA INSIEME PER CONQUISTARE I MERCATI

10 Febbraio 2020

GPI firma un contratto di collaborazione con il sistema della ricerca scientifica del territorio trentino per migliorare uno dei suoi prodotti di punta, l’armadio robotizzato Riedl Phasys, utilizzato per la logistica del farmaco in ospedali e farmacie retail di tutto il mondo. Università di Trento, FBK e HIT hanno accettato la sfida: in un periodo di circa 20 mesi si impegnano a elaborare una soluzione tecnologica che mira a velocizzare il processo, incontrando una richiesta crescente del mercato.

Comunicato stampa GPI/UniTN/FBK/HIT

L’iniziativa si inserisce nel settore del trasferimento tecnologico, con cui i centri di ricerca forniscono alle aziende il frutto dei loro studi, per innalzare la loro competitività. La divisione Automation di GPI da anni produce un particolare sistema che serve agli ospedali per organizzare in modo robotizzato la logistica del farmaco. Attualmente nel mondo ci sono circa 200 impianti Riedl Phasys di GPI (Europa, America, Cina, Medio Oriente), mentre altri 200 sono realizzati da partner che costruiscono il loro prodotto specifico assemblando componenti fornite da GPI. Una caratteristica fondamentale è la velocità e la precisione della pinza, che si muove a 5 metri al secondo.

Qual è l’obiettivo di questa nuova partnership? Non si tratta di toccare la tecnologia core del magazzino Riedl Phasys, ma di intervenire sulle fasi di carico (rifornimento di tutti i comparti dell’armadio robotizzato). Infatti, le performance di scarico (consegna del farmaco) sono già di altissimo livello, mentre lo step preliminare ha aspetti che possono essere migliorati, seppur in linea con quanto offerto dai concorrenti. Attualmente è disponibile un robot capace di caricare in completa autonomia circa 200 pezzi all’ora, costringendo spesso l’operatore a ricorrere al caricamento manuale (molto più veloce, ma operatore-dipendente). Occorre quindi un sistema più veloce, capace di manipolare tutte le confezioni (anche quelle cilindriche) e di lavorare in spazi più ristretti rispetto all’attuale sistema di carico automatico. Tutto questo contenendo i costi.

Nel mondo sono circa dieci i competitor di GPI in questo particolare settore, tutti alle prese con la stessa problematica. Il contratto che GPI ha firmato con Università di Trento, FBK e HIT ha una durata di 20 mesi, per un investimento di GPI di circa 400.000 euro. Si cerca una nuova tecnologia che possa imprimere una forte accelerazione alla capacità competitiva del sistema Riedl a livello globale.

“Il mercato ci sta chiedendo di evolverci tecnologicamente  ̶  osserva Massimiliano Rossi, direttore dell’Asa Automation di GPI  ̶ , rimanendo attenti ai costi. La necessità è di dare più autonomia a questi sistemi logistici, in modo che gli operatori sanitari abbiano più tempo da dedicare ad attività nobili, vale a dire la cura di pazienti e clienti. Abbiamo scelto di collaborare con Università di Trento, FBK e HIT certi che dal nostro territorio possano emergere sinergie di grande valore. Fondamentale in questo percorso il ruolo esercitato da Fernando Guarino, che da anni opera nel terreno d’incontro fra Università, ricerca e impresa”.

Alessandro Cimatti, in FBK head of the research unit in Embedded systems, sottolinea: “FBK ha accettato con grande soddisfazione di supportare GPI in questa sfida. I risultati della nostra ricerca verranno valorizzati dal trasferimento sul campo e, al tempo stesso, l’esperienza suggerirà nuove direzioni di ricerca, in un contesto virtuoso e sinergico. Altro elemento di grande rilevanza è poter lavorare con realtà del territorio per un obiettivo comune di eccellenza”.

“Il vantaggio competitivo per le aziende sul piano internazionale si realizza anche grazie al contributo del mondo della ricerca  ̶  afferma Flavio Deflorian, prorettore vicario dell’Università di Trento  ̶ . Con la rete di collaborazione avviata e coordinata da HIT fra le imprese e le istituzioni di ricerca del territorio abbiamo gettato le premesse per lo sviluppo in Trentino di un canale di trasferimento tecnologico efficiente e con un orizzonte competitivo di lungo periodo. Il progetto con GPI è un esempio ulteriore di come le interazioni di grande valore e impatto fra ricerca e innovazione industriale possano maturare a vantaggio di tutti gli attori coinvolti. L’Università di Trento, in questa occasione, ha mostrato la sua ampia disponibilità ad accompagnare le imprese nelle sfide tecnologiche».

“La collaborazione tra GPI e il mondo della ricerca trentina  ̶  dichiara Andrea Sartori, executive manager di HIT  ̶  nasce da un’attività continua di scouting condotta da HIT sul territorio, volta a favorire l’incontro tra la necessità delle imprese di inserire nuove tecnologie nei propri processi produttivi e le soluzioni più all’avanguardia sviluppate dall’Università e dai centri di ricerca. Su queste funzioni HIT sta investendo molto, incrementando le visite e le valutazioni nelle aziende trentine nel contesto del Digital Innovation Hub”.