NEVERMORE

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08 Agosto 2022

Il progetto dedicato a nuovi modelli e strumenti ICT per lo studio e la valutazione dei cambiamenti climatici è coordinato a livello europeo dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento

(v.l.) Sviluppare modelli e strumenti integrati per la simulazione e la valutazione degli impatti e dei rischi dei cambiamenti climatici, nonché realizzare nuovi strumenti digitali interattivi, utili sia ai cittadini sia ai decisori politici, per conoscere gli scenari futuri in questo ambito e per rendere più efficaci le relative politiche di mitigazione e di adattamento.

Sono questi in sintesi gli ambiziosi obiettivi del progetto europeo NEVERMORE, coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, con il coinvolgimento dei centri Digital Society e Sustainable Energy.

Finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe, il progetto è partito quest’anno e si concluderà nel 2026. I modelli e le soluzioni saranno co-progettati e validati nel contesto di cinque casi studio, rispettivamente in Grecia, Italia, Svezia, Spagna e Romania, selezionati perché rappresentativi di diversi contesti socio-ecologici dell’Unione europea, nonché hotspot dei cambiamenti climatici.

Per l’Italia il caso studio sarà in Trentino e i lavori si focalizzeranno sull’analisi degli impatti e dei rischi delle variazioni climatiche sul settore del turismo, specialmente quello invernale, legati alla riduzione delle precipitazioni, all’innalzamento delle temperature e agli eventi estremi. L’obiettivo sarà valutare modelli e misure esistenti e innovativi per l’adattamento dei territori alle nuove dinamiche climatiche.

“Affrontare la sfida dei cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda la mitigazione degli impatti sia per quanto riguarda l’adattamento”, spiega Marco Pistore, direttore del centro Digital Society della FBK, “richiede di intervenire con politiche incisive, che hanno effetti importanti, a volte critici, sulla società, sull’economia, sulla vita dei cittadini; esiti che spesso sono fortemente influenzati dalle specifiche caratteristiche dei diversi territori coinvolti. È quindi molto importante riuscire a valutare i risultati di queste politiche non solo dal punto di vista climatico, ma anche del punto di vista sociale: serve insomma un approccio integrato, in cui tutte le diverse dimensioni – climatiche, socio-economiche, civiche – sono viste come parti inscindibili di uno stesso sistema. Le tecnologie digitali offrono strumenti fondamentali per comprendere questo sistema complesso e per capire gli effetti degli interventi, delle politiche e delle azioni. E’ questo l’approccio che, come FBK, vogliamo promuovere nel progetto, a partire dal caso di studio del Trentino”.

Fanno parte del consorzio di NEVERMORE diversi tra gli istituti più attivi in Europa sui temi legati ai cambiamenti climatici: il Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e RINA Consulting (Italia), il Centro Tecnologico CARTIF e l’Università di Valladolid (Spagna), il Postdam Institute for Climate Impact Research (Germania), l’IVL Swedish Environmental Institute (Svezia), il Centro di ricerca scientifica Demokritos (Grecia), insieme all’azienda IT SIMAVI (Romania), all’Associazione Europea per la Democrazia Locale (Francia) e al Centro per l’Innovazione Sociale (Austria). Fanno inoltre parte del consorzio anche amministrazioni e aziende locali situate nelle aree dei cinque casi studio: la Provincia autonoma di Trento per il caso studio del Trentino, il Comune di Sitia per il caso studio a Creta, l’Instituto de Fomento della regione di Murcia, la Prefettura della Contea di Tulcea in Romania e l’agenzia per l’energia del nord della Svezia Energikontor.