IRVAPP | Domande multiple per mediatori multipli

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L’indagine sui meccanismi che possono spiegare i legami causali tra un’esposizione e un risultato temporalmente distanti fra loro, spesso coinvolge molti mediatori interdipendenti. Fino a poco tempo fa, gestire più mediatori era possibile solo negli ambienti in cui essi si rapportano all’esposizione e all’esito solo linearmente. Le estensioni proposte nella letteratura sull’inferenza causale che consenta interazioni e non linearità in presenza di più mediatori si sono inizialmente concentrate sugli effetti naturali diretti e indiretti. Questi tuttavia non sono tutti identificabili, mentre il resto richiede ipotesi rigorose e spesso non realistiche. Gli sviluppi più recenti si sono concentrati sugli effetti diretti e indiretti intervenuti (o randomizzati) per affrontare questi problemi (Vansteelandt & Daniel, 2017). Essi possono essere individuati in ipotesi meno restrittive, con anche con possibilità di generalizzazioni relative a esposizioni variabili nel tempo, mediatori e confondenti (VanderWeele & Tchetgen Tchetgen, 2017).
Le domande di mediazione che possono essere affrontate nella stima degli effetti intervenzionali differiscono leggermente da quelle chieste dagli effetti naturali. In questo intervento li esamineremo, spiegheremo le loro differenze nell’enfasi, nelle ipotesi e nell’interpretazione e proporremo i modi per sfruttare queste differenze al fine di valutare la robustezza delle conclusioni. Utilizzeremo un’indagine epidemiologica sui meccanismi che collegano lo stato del peso materno pre-gravidanza e il comportamento dei disordini alimentari dei loro bambini per illustrare questi punti.