Finanziamento IPCEI di oltre 59 milioni di euro per sviluppare in Trentino le batterie del futuro

25 Luglio 2022

Il progetto sarà realizzato dalla Fondazione Bruno Kessler e Green Energy Storage

(v.l. e g.z.) Grazie a un finanziamento IPCEI (Important Projects of Common European Interest) di oltre 59 milioni di euro ottenuto dalla Fondazione Bruno Kessler (FBK) e da Green Energy Storage (GES), in Trentino verranno sviluppate batterie di nuova generazione, sistemi di accumulo di energia innovativi che impiegheranno elettroliti non tossici, sostenibili e a basso costo.
Il progetto IPCEI EuBatIn – European Battery Innovation autorizzato dalla Commissione Europea a gennaio 2021, finanziato dal MISE a marzo 2022 e partito quest’anno, terminerà entro il 2028. Oltre alla fase di ricerca e di messa a punto delle nuove tecnologie è prevista anche la realizzazione di nuovi laboratori dove saranno eseguiti i test e che saranno anche al servizio dei partner industriali.

Per FBK, il risultato finale del progetto sarà lo sviluppo di una serie di componenti tecnologici legati a batterie a flusso e batterie della quarta e quinta generazione, oltre a un prototipo innovativo da 50 kW/200kWh per applicazioni sia stazionarie per lo stoccaggio di energia proveniente dalle rinnovabili sia per l’utilizzo nella mobilità. Le attività si concentreranno anche sullo studio di nuovi design di celle e sistemi di accumulo che mirino a ridurre costi e ingombro, aumentare la sicurezza e migliorare la sostenibilità ambientale. In particolare il fondo IPCEI ottenuto da GES è di 53 milioni di euro e quello ottenuto da FBK di 6,5 milioni di euro.

L’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro sottolinea come in questo peculiare momento storico, nel quale la grave crisi energetica sta mettendo in difficoltà non solo i mercati e toccando la nostra quotidianità, è con soddisfazione che salutiamo le eccellenze della ricerca trentina, impegnate in prima fila nella ricerca delle tecnologie del futuro. FBK si sta impegnando ad individuare e testare nuovi materiali e nuove tecnologie per soddisfare il fabbisogno energetico e che, allo stesso tempo, siano “environmental friendly” e favoriscano quella transizione ambientale che siamo chiamati a compiere nel più breve tempo possibile.

“La sfida posta dai progetti IPCEI”, dichiara il presidente della Fondazione Bruno Kessler, Francesco Profumo, “si inserisce in una dimensione di posizionamento strategico europeo, per prendere uno spazio manifatturiero nuovo in temi che la Commissione riconosce di importanza strategica. È una sfida epocale in un mondo in competizione, per le risorse, per le tecnologie, per i mercati. È un’opportunità che ricade sui singoli attori e sui singoli territori. Come Fondazione Bruno Kessler ci poniamo come un attore chiave della filiera, per accelerare i tempi dello sviluppo, ad oggi valore più prezioso delle risorse economiche stesse. Ancor più ci motiva questa sfida per il progetto EuBatIn, legata alla transizione energetica ed ecologica, oggi alla base dell’espressione dei nostri valori europei inclusi nel programma del Green Deal e rilanciati, nel contesto della situazione contingente, anche dal piano straordinario del REPOWER EU. A supporto di questo, metteremo a disposizione le nostre migliori risorse e le nostre più avanzate infrastrutture di laboratori, al servizio della costruzione di valore, di tecnologie, di soluzioni sostenibili, di nuovi posti di lavoro”.

“Con il contributo da 53 milioni per il progetto IPCEI”, sottolinea il presidente di Green Energy Storage, Salvatore Pinto, “GES svilupperà la propria batteria a idrogeno: una rivoluzione tecnologica green, al top per performance e costi che punta ad aggredire il mercato globale dell’accumulo energetico. Il contributo rappresenta la validazione del modello GES basato su talento, ricerca e innovazione declinato sul territorio trentino attraverso l’attrazione dei talenti e le partnership strategiche con FBK e Manica, azienda chimica di Rovereto. La nuova roadmap tecnologica ed industriale di GES amplificherà le già notevoli ricadute occupazionali e di indotto sul territorio trentino che, inoltre, potrà vantare un’eccellenza mondiale nella sempre più strategica industria dell’accumulo energetico”.

“FBK, in qualità di centro tecnologico”, specifica Luigi Crema, direttore del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler, “fornirà supporto alle imprese nelle loro attività di ricerca per sviluppare nuovi componenti e sistemi. Ci concentreremo su sfide tecnologiche presenti e future, ricercando nuovi materiali che siano più sostenibili e meno impattanti sulle filiere di approvvigionamento, soluzioni per migliorare le attuali tecnologie e per avanzare quelle delle prossime generazioni. Lavoreremo sulle batterie per applicazioni stazionarie, come la tecnologia delle batterie a flusso, attraverso una relazione di natura strategica con Green Energy Storage, e penseremo alle soluzioni per le batterie della prossima generazione, che ad oggi coinvolgono la comunità scientifica in una sfida globale di abilitazione della profonda elettrificazione del sistema energetico, decarbonizzato dalle energie rinnovabili. Ci metteremo il massimo dell’impegno per dare il nostro contributo. Il costo totale di 6,5 M€ coprirà il potenziamento delle infrastrutture attuali, la costruzione di nuovi laboratori e i costi relativi alle attività di Ricerca e Sviluppo previste nel progetto. Possibili sinergie con altre fonti di finanziamento, ad esempio, IPCEI Hydrogen Technologies, saranno sfruttate per massimizzare l’impatto di queste iniziative sugli ecosistemi industriali locali, nazionali ed europei”.

Immagini e interviste a cura dell’ufficio stampa Pat