Piero Stefani, Lettera ai Galati

Il seminario propone una riflessione sui due temi portanti della Lettera ai Galati. Il primo è quello delle identità e del loro superamento, perché "in Cristo non c'è né giudeo né greco". Il secondo è il problema dell'autorità, con particolare riferimento al viaggio compiuto da Paolo a Gerusalemme per incontrare le tre "colonne", Giacomo, Cefa e Giovanni. L’attualità dei temi permetterà di formulare alcune riflessioni anche sul mondo contemporaneo.

Aula Grande, FBK Sede

FBK-Trento

Abstract

In Occidente, in età moderna, la Lettera ai Galati è stata pensata soprattutto nella prospettiva del confronto dialettico tra Legge e Vangelo. Questo tema può essere letto anche in maniera diversa da quella consueta. In particolare da esso emergono due argomenti chiave: quello dell’identità e quello dell’autorità. L’affermazione paolina secondo cui in Cristo non c’è né giudeo, né greco, né maschio, né femmina, comporta indagare sul rapporto che sussiste tra l’essere «nuova creatura» e la permanenza di precedenti distinzioni — antropologiche, culturali, ma anche teologiche —  non costituite dall’annuncio evangelico.  In Galati il discorso, non sviluppato in relazione al maschio e alla femmina, viene ampiamente trattato rispetto al rapporto tra giudei e greci. Si tratta di una questione paradigmatica per la vita della comunità ecclesiale di ogni tempo. Considerazioni analoghe valgono in relazione all’autorità. Paolo è costituito apostolo in virtù di una chiamata diretta di Dio; risulta quindi fondamentale indagare sui  rapporti da lui avuti con le «colonne» della Chiesa: Giacomo, Cefa e Giovanni. L’argomento comporta due momenti simbolicamente situati uno al “centro”, Gerusalemme, e uno in “periferia”, Antiochia. Un ruolo cruciale hanno anche altre due figure (apparentemente marginali): il greco Tito e il giudeo Barnaba. Dall’incrocio di questi riferimenti emerge un senso di autorità assai diverso da quello che, in seguito, si sarebbe affermato all’interno delle Chiese storiche.

L’incontro sarà diviso in due parti: la prima sarà incentrata sul tema della identità a cui seguirà un tempo di discussione; dopo l’intervallo, la seconda parte si occuperà soprattutto dell’argomento dell’autorità, anche in questo caso seguirà la discussione.

Speaker: Piero Stefani ha insegnato storia e filosofia presso il Liceo Scientifico A. Roiti di Ferrara dal 1975 al 2006. Attualmente è docente a contratto di Filosofia della religione presso l’Università di Ferrara. Insegna Dialogo ebraico-cristiano presso l’Istituto di Studi Ecumenici «S. Bernardino» di Venezia ed Ebraismo alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Tiene corsi all’Istituto di Judaic Studies card. Bea della Pontifica Università Gregoriana di Roma. È redattore della rivista «Il Regno». È membro del comitato scientifico e direttore responsabile del «Notiziario di Biblia, Associazione laica di cultura biblica». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Dies irae. Immagini della fine (2001), Gli ebrei (2004), La Bibbia (2004), Le radici bibliche della cultura occidentale (2004), L’apocalisse (2008), tutti editi presso il Mulino, L’antigiudaismo. Storia di un’idea (2004) e Le religioni secondo Andrea (2007), edizione Laterza; l’introduzione e la cura editoriale di Liana Millu, Tagebuch. Il diario del ritorno dal Lager, Giuntina, Firenze 2006.


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