Breakthrough initiatives – Ricerca di vita extraterrestre
Lunedì 18 novembre alle ore 18:30 presso il MUSE sarà presente un ospite d’eccezione, Pete Worden, astrofisico, uno dei maggiori esperti americani nel settore spaziale, sia civile che militare, sia scientifico che strategico.
È stato professore d’astronomia presso l’Università dell’Arizona a Tucson e co-investigator di due missioni della NASA. Nel 1994 ha avuto la medaglia NASA per la direzione della missione Clementine. È stato per 6 anni direttore dei Laboratori Ames della NASA in California. Poco dopo le sue dimissioni dalla NASA ha ricevuto l’incarico di Presidente della Breakthrough Prize Foundation, l’iniziativa lanciata da Yuri Milner e Stephen Hawking nel 2015 presso la Royal Society di Londra.
Nel suo nuovo ruolo si è occupato dell’obiettivo scientifico principale della Fondazione Breakthrough, la ricerca della vita nell’ Universo, sia “ascoltando” le onde radio provenienti dal cosmo (Breakthrough Listen, continuazione ed estensione del progetto Seti), sia “osservando” il più vicino sistema stellare in cui è presente almeno un exopianeta roccioso, il sistema binario Alpha Centauri (Breaktrhough Watch), sia sviluppando nuove tecnologie per riuscire a raggiungere velocità relativistiche per effettuare viaggi interstellari con microscopici pico satelliti (Breakthrough Starshot).
La Fondazione Breakthrough assegna inoltre i prestigiosi Premi Breakthrough, assegnati ogni anno a ricercatori che hanno ottenuto risultati importanti nei settori della fisica, della matematica e della biologia. Altri premi in denaro sono dedicati a giovani che risultino particolarmente capaci nella divulgazione scientifica.
Di tutto questo Pete Worden parlerà nel corso del suo incontro al MUSE, introdotto dal Prof. Roberto Battiston, dell’Università di Trento e già Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, un’occasione straordinaria offerta agli studenti e alla cittadinanza, per essere accompagnati ai confini della conoscenza da uno dei protagonisti della ricerca spaziale.
L’incontro è organizzato dal Trento Space Center, con la partecipazione del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, del TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications) e della Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con il MUSE.